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Impianti dentali
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Cos’è un impianto dentale
Un impianto dentale è un dispositivo medico composto da tre elementi che, complessivamente, sostituiscono la funzione di un dente mancante:
Vite Endossea: sostituisce la radice del dente naturale mancante;
Abutment: collega la corona dentale con la vite endossea;
Corona Dentale: sostituisce il dente naturale.
La vite è una parte cruciale dell’impianto perché andrà incontro all’osteointegrazione, che è il processo di integrazione tra il nostro osso e un elemento esterno. L’impianto è realizzato in titanio puro, un materiale biocompatibile che non ha possibilità di reazioni allergiche e con una percentuale di successo molto alta.
Cos’è un impianto dentale
Una domanda frequente che riceviamo è “è doloroso mettere l’impianto dentale?” La risposta è no: grazie all’anestesia non sentirai alcun dolore o fastidio durante l’intervento!
Nei primi giorni dopo l’intervento, si potrebbe notare un certo gonfiore nell’area operata e avvertire un leggero disagio dovuto al processo di guarigione.
In genere questi problemi scompaiono entro una decina di giorni, ma se si protraggono oltre, insieme a sanguinamento o irritazione gengivale, è bene chiamare il dentista che ha messo gli impianti dentali. Se sottovalutato, questo potrebbe portare allo sviluppo di un problema infiammatorio pericoloso per la stabilità dell’impianto dentale.
Sedazione cosciente
La paura dell’intervento ti blocca? Ci siamo noi!
Ti verrà spiegato tutto il procedimento in modo che tu sappia cosa ti aspetta e, se hai paura di non riuscire a gestire l’ansia, ecco qui la soluzione: la sedazione cosciente!
Questa tecnica anestesiologica è sicura e crea uno stato di rilassamento nel paziente, permettendo di affrontare serenamente qualsiasi trattamento.
Implantologia a carico immediato e a carico differito: le differenze
Gli impianti dentali possono essere a carico immediato e differito, ma qual’è la differenza?
Essenzialmente, l’impianto dentale a carico differito è una tecnica che, dopo l’intervento di inserimento delle viti endossee, prevede un’attesa di 3-6 mesi prima di poter avere i denti fissi, questo per consentire all’impianto di integrarsi all’interno dell’osso e dare stabilità agli impianti.
L’impianto dentale a carico immediato, invece, è una tecnica che permette il posizionamento dei denti fissi provvisori subito dopo l’intervento, senza dover attendere il periodo di osteointegrazione ma basandosi sulla stabilità primaria degli impianti. Questa tecnica viene utilizzata sempre più di frequente, in quanto dà la possibilità al paziente di avere i denti fissi e stabili già da subito e alla gengiva di guarire già nella sua forma definitiva. Unico punto debole? Il paziente deve seguire le indicazioni del professionista e non irritare la zona dell’impianto dentale mangiando cibi troppo duri o caldi.
Impianti dentali con poco osso: l’implantologia zigomatica
L’implantologia zigomatica è una tecnica di impianti dentali ideale per le persone che hanno subito un riassorbimento osseo e sono prive di elementi dentali.
Gli impianti zigomatici vengono inseriti nell’osso zigomatico anziché nell’osso mascellare, questo perché si tratta di un osso che per sua natura non è soggetto a riassorbimenti.
Con questo tipo di tecnica, possiamo evitare gli interventi di ricostruzione ossea, che sono più invasivi e richiedono molto tempo per il recupero. L’impianto zigomatico è l’alternativa migliore in alcuni casi perché ci permette di fare una riabilitazione immediata del carico con un solo intervento.
Chirurgia guidata in implantologia
La chirurgia computer guidata è una tecnologia che, grazie alla riproduzione in 3D del cavo orale, permette di pianificare in anticipo l’intervento e simulare virtualmente l’inserimento degli impianti tramite una dima forata secondo le indicazioni del progetto, al fine di svolgere l’intervento con estrema precisione, diminuendone la durata, l’invasività e anche la possibilità di imprevisti.
Costo degli impianti dentali
Ogni paziente è diverso e quindi ogni procedura di implantologia è unica. Fattori come lo stato di salute del paziente, i materiali utilizzati e le tecniche impiegate hanno tutti un ruolo nell’influenzare il preventivo finale.
Attraverso lo studio del tuo caso avremo un’idea dettagliata sull’intervento da eseguire. Sei interessato ad un preventivo? Clicca qui e contattaci!
Materiali per gli impianti dentali
Il materiale utilizzato per le viti degli impianti dentali è il titanio, un materiale biocompatibile in grado di essere perfettamente accolto dal nostro organismo, in quanto non stimola il sistema immunitario a una reazione di difesa.
Quali rischi ci sono
Ci si chiede spesso se ci siano rischi riconducibili agli impianti dentali e, prima di parlarne, è importante fare una premessa: la collaborazione tra professionista e paziente è fondamentale per la buona riuscita degli impianti dentali.
Scegliendo un professionista competente e seguendo una attenta pianificazione è possibile ridurre questi rischi al minimo. La collaborazione del paziente, tuttavia, è fondamentale dopo l’intervento per evitare infezioni e altre complicazioni come:
• perimplantite;
• rigetto dell’impianto dentale;
1. La perimplantite
La perimplantite è uno dei rischi degli impianti dentali, è un’infezione comune che colpisce le gengive e l’osso intorno agli impianti dentali. È causata da batteri che penetrano nell’area dell’impianto attraverso una ferita o un’apertura nel tessuto gengivale. È importante riconoscere i sintomi della perimplantite, che comprendono segnali come:
– arrossamento e gonfiore delle gengive intorno all’impianto
– sanguinamento durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale
– alito cattivo
– drenaggio di pus dalle gengive
Se si verifica uno di questi sintomi, è necessario contattare il dentista il prima possibile.
2. Il rigetto dell’impianto dentale
Quando si parla dei rischi degli impianti dentali si parla spesso di “rigetto”, ma questo termine non è corretto. L’impianto, infatti, è in titanio: un materiale che non stimola la difesa del sistema immunitario. La parola “rigetto” si riferisce più spesso alla perdita precoce dell’impianto e quindi l’espressione corretta è “fallimento dell’impianto”. Questa problematica, tuttavia, è molto rara ed è possibile evitarla grazie ad una corretta pianificazione del piano di trattamento e alla collaborazione con il paziente nella fase del post operatorio.
Cosa mangiare dopo un impianto dentale
Dopo l’inserimento dell’impianto è importante prediligere cibi morbidi e tiepidi ed evitare gli alimenti acidi, piccanti o secchi come grissini o cracker. Questo è un passaggio importante per permettere alla zona di guarire nel modo corretto. Man mano, è possibile iniziare a masticare cibi più consistenti, anche se sempre molto morbidi.
Questo è uno step fondamentale per la buona riuscita degli impianti: mangiare cibi troppo duri o molto caldi, infatti, può compromettere la guarigione della zona, che sarà più propensa ad irritarsi e ad incorrere in problematiche.
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